martedì 29 novembre 2016

La Java de le Chêne Rouge



La Java
de le Chêne Rouge
Da – « La Lampada E La Rosa »
(Anne Kussell – 1986)







Il grande formicaio, riserva del kaiser,
Nella quercia presso il vigneto.
Gli anni sfilano e si rivedono, fra il panno di rosmarino
E la salvia piantata all’ombra dell’arancio.
Vanno e rintoccano acini di marce, baccani di stelle, a san Lorenzo,
Graffi di terra ora rossa, ora ali di corvo, se il cuore rallenta o si rifà l’orlo
Veloce, e la notte è un fascio,
E' sabbia.
L’albero sta crollando nel nome di un ignoto sillabario,
La vecchia quercia maestosa che incute timore
Se le passi nell’ombra.
RIVOLUZIONE SOMMOSSA MOTO.
Moto… Senti che bella parola: MOTO! Ma non
Dirlo ad alta voce!
Le guardie alla porta; è pure fuori
Moda!


Suona strampalata: la libertà - ma il fil di
Fiore rompe la zolla,
Trova il suo filo a piombo sotto al sole.
Non può esimersi dal sé, dal trovare il suo parallelo, sotto al sole
Dall’alto una pioggia di lire, s ’imbarcano livree di nubi
Sfoglia a sfoglia – sostituiremo le lire con le chitarre
Le lingue con i tamburi, le lune dei calendari con labbra d’agata marina
Le livree ai camici sporchi di grasso, alle tute blu dei benzinai,
Fili d’erba sottili come baci scoprono l’atrio del sole - gocce di rugiada
Per il grillo e l’operaia, per baciare ognuno dei nostri figli-bandiere
Forgiati con la pietra e con il verso!


(Con i pezzi di un cuore caparbio, unitariano,
Di armi azzurre, di fiumi azzurri, di occhi azzurri - neri;
Nell’acacia gli ultimi cicalii…)

*
L’albero di cristallo ricade
Su sè stesso,
Marcio dalle radici, non resta che abbatterlo.
Non l’avresti detto, in primavera, ma il sangue è diventato una veste
Rovente. La vigna freme; di certo, questa è una storia vera -
La quercia sarà abbattuta al suono
Di campana di una verde luna nuova. Erano d'oro i suoi frutti,
Ora il buio ha due uncini al posto degli
Occhi - Guardate,


Abitanti del vecchio giardino - il cuore di polvere
Dell'albero di polvere. 











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