lunedì 14 novembre 2016

Augurio





Da  "La Stufa a Gas" - Augurio -

a)

Splendore, totalità della Donna: lo sparire senza agi, senza doti -
O piccolo mio orto, tu fosti immenso -
Per una cura di mitigata somma.
L'invito d'insieme si abbarbica entro spicchi di vecchie
Monete - caute, marginate, corrive sorelle...

B
E scendere, un mattino - fra i
Cocci l'ignoto
Vagante estraneo - a dire? - estraneo. Sì: che non si
Era mai visto, al di qua del fiume. Fra l'acquaio e la credenza.
Fra i fiori di belladonna e il fortunale.
Sì. Ma di un amore Fraterno, noi... accolto. Lascia
che io faccia il mio mestiere,
Gigante gigantessa, lesta di cuore... - a dire?- ranuncoli dalla chiglia
di una giornata uggiosa. Io? Io pure. Ma mi innamoro e mi tormenta:
matta da slegare...

c)

Ai nostri feti il siglare con lettere
d'oro, di un gessetto, una prassi che non scarta.
Il buon costume del "tutto omesso" - Donna solo sul finirsi - madre.
- un podio, un podio a una segreta di cultura! -

d)

Fantasmi di vita sferzano lotte inusate,
Nel contempo,
Sui terrazzi. Vi si affaccia il bel tempo. La lentezza della spia
Che s'allerta per un quarto di arido lume, s'adagia nel manto fervido.
Ma dormivamo pesante. Sembrava non potessimo svegliarci mai.
Tutto il vino mutammo in aceto; le
croci a metà chiarore per i furfanti, sopra i vigneti desolati...

e)

E buonanotte, buongiorno, mie molecole
Entusiaste, auguri per
Quel cauto anniversario - il giornale di ieri non
Ha stilato che un trafiletto... buonanotte, buongiorno... e buonanotte e
Buongiorno, balaustrate di Mediterranei, sanguigne, melagrane.


e1)
Possiamo riaprire il mandato su di un capitolo forzato,
Abortire - sul sellino di dietro di una moto.

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