Almanacco del giorno prima di Dente |
Arringa del Non Poeta da “ Bluff in-Versi”
Anne Kussell (&m.B - 1983)
E... non
Sono un poeta, no!... se non ho scritto una lettera
D’amore a te, terra che
D’amore a te, terra che
Gemi di frontiere e coltelli! Se non un solo verso
alla tua dimora,
Mio altro amore, tu, pieno di luce e di giochi
Estivi... Non sono un poeta se il mio cuore non si agita
Mio altro amore, tu, pieno di luce e di giochi
Estivi... Non sono un poeta se il mio cuore non si agita
Nell'accento di una volta amorosa…
Non sono creatura se non ho mai
Originato,
io pure, un mattino di giade fra i colli: come posso,
Con le parole povere; nasce come la perla, una parola,
Con le parole povere; nasce come la perla, una parola,
s'accosta in soste a matita...
Non sono
poeta, mentre non
Ho cantato
sulla
tribuna di
un assurdo comizio
Il male degli
uomini in dio, senza voti di spazio o di silenzio
A una
madonna di nevi, con ferri aulenti,
Con labbra
d’acciaio…
No, non ho
sensi se, per quanta cura, io
Non ho amato
il sé uguale al sé. Io no, non sono poeta,
Libero in
uno spoglio d’arche e celeste, battendo la mia coda
di volpe di
paradiso in paradiso,
Per un’ora in affitto sul litorale della mezzaluna,
con i giunchi
Delle ginocchia flessi ad invocare
Il dio della bellezza, lo stesso dio del vizio d’amore
Che ci affabula una carne stellata…
Così è
mattino, mio senso stallato: alberarci,
di taglio
In taglio,
tessuti di polveri…
Sorgono chiese di riposo, in mezzo a fiumi di campo
nel fango,
Sì che è mattino verso un’ombra sospesa di diletti,
per
Questa profonda adolescenza fatta di strali di brina come anelli d’alloro: sì,
Questa profonda adolescenza fatta di strali di brina come anelli d’alloro: sì,
E' mattina, se
sfiliamo sulla rabbia
E ancora non batte i denti la razzia di un ghiaccio
Furioso…
Furioso…
*
Non sono di bianco,
di neri… Non ho colore alcuno se esulto per una
pace priva di ulivi,
di neri… Non ho colore alcuno se esulto per una
pace priva di ulivi,
Se, fuori, per solo pochi che
leggono, è stampato un alfabeto d’oro,
Io non sono poeta… non ho leggi a cui dedicarmi, se la morte sillaba
Con fruste di conoscenza, dall’alto di uno zoccolo -
il disgusto che parla
con il rostro sferrato…
Con fruste di conoscenza, dall’alto di uno zoccolo -
il disgusto che parla
con il rostro sferrato…
…E avevamo scie
D’azzurri… Sulla via
dei gabbiani il bambino
Arboreo che eri gioca con l’estate delle lucciole,
Inalvea un filato astrale nella ribalta della baia –
Arboreo che eri gioca con l’estate delle lucciole,
Inalvea un filato astrale nella ribalta della baia –
No, non sono come la fiacca tenerezza
d’aquilone o
Come il rabdomante che indica una festa di lune. Pura,
sul marchio di
Una tempestosa inerzia, io non sono poeta…
Ma radiale il dogma povero, tremola come
La fiammella di un cero per i Lari
– Ah, se non legate alla mia
vela una rotta caotica, scevra di me e di ogni
Grazia, possa perire questa brace squillante
Che non si concia a un porto
Di nubi!
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