Al Principe – da “La Cima Parlata”
(Anne Kussell – 1988)
*
Sale
al minareto del futuro
Polveroso
- modo di desiderio - il canto dell’albatro
E
Ridiscende nel cuore
E
Ridiscende nel cuore
Lattante,
schiavo del senza fine, del verso
“Mai” steso a rima. È una venere lucifera il giorno, sei
“Mai” steso a rima. È una venere lucifera il giorno, sei
Qui, alla prima cricca del sole - terra in cui i bambini guizzano, con ali di falco -
Le
Le
Scritture
dei grandi sofisti, e i maghi di storia - i vecchi
Si chinano agli altari del vino -
I
libri di fumo,
Riavuti
una notte di fuochi ad Alessandria,
Legati
da una spessa cinta. Il tandem sfila e i lumi stesi
Al
Al
Quadro
d’orizzonte, alla sera…
La
cordiera dei monti suonata
Dal
sole di oriente, piano, arpa o commedia -
Risuonata
ad ovest, perla indurita dal miele di fosforo, dall’ apicoltura
Delle
genesi diurne. Colma il fiato di una rada gioia il sangue onnipotente,
Sopra
il cementato gassoso che passi dalla stanza
All’ateneo
del sole.
Cantano
gli aliti celesti dell’eterna mente, a mo’ di guitti,
entusiasti
di una catena di mete sorgenti.
Sapevi.
con gli occhi ancora trafitti
Dal
Sonno,
la discesa notturna recata in un gesto del sangue,
Ai
moli dolorosi, alle reti, ai garbugli, un pianto grattato e acre,
Ma
è la strada per scrivere amore fra i tuoi appunti,
E
che tu sappia che amore è la parola più difficile del mondo, la più indecifrabile:
Certo del tuo
distare: amore: impossibile da scrivere.
Solleva pure il tuo argento a
Sfera,
Sfera,
*
Viene
al vento la rosa d'albatro,
Pavese di una bella pace non
Eterna…
Pavese di una bella pace non
Eterna…
La sera in piazza per l’ultimo rogo -
D'Acqua, radici di rubini,
Finchè i tuoi occhi. La piazza liberata fu "dell'Ebbro
Coraggio”, a
lettere di limo nel tuo cuore a vapore…
Legge che sorge di squama in squama, di pietra in pietra, come palpiti...
*
E tu che t’allerti a ogni scrittura ch’è sacra
Tu,
Giada
semplice del giorno e della notte:
L’albatro
mai s’allenta alla chiglia, e va… e va…
Una
piazza di luce,
Il
Tuo
Yatate di pietra e di fiume;
Posare
i capelli a confonderli con la chioma ricciuta dei tigli,
A
contarti semole di nubi, sul tappeto nudo
Volante,
per ore - lettere dal sole nascente… e brilla il lucignolo, s’increspa il boato,
Si sgrana
il torso della pietra… Versi al principe,
O basilica
D’azzurri
scordati,
O
ripa sepolta. Poesia a Te, dirupo guizzante,
culmine fra i lampi
Che
non ho mai sfiorato - mai - con questa mano la tua veste
Di
China
e di fiamma…
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