lunedì 12 dicembre 2016

La Penna di Charles






La Penna di Charles - da “Nuovi Arrangia-menti”
(Anne Kussell – 1992)


*


Giovane lucifero di piacere, di gaiezza e di chiarore,
Assolto nell’arco-iris, il tuo passo si direbbe coperto di sabbie…
O forse un cristallo di foschia innanzi ai miei occhi - sileni…
il pianoro ha sbrogliato il suo bozzolo di vapori e di canzoni, che pure ho preso a danzare
Con gli spettri della pampa, fra le ginestre a gonnelli estivi. E il rivo segue e sanguina
E s’acceca il battito, si cintura la serpentina del silenzio…

*


A noi, all’immortalità! Con le tue molli pose, 
col tuo riso beffeggiatore
L’occhio – uno – mielato come la luna, l’altro vibra nella spira - un sole rosso d’agosto -
I tuoi occhi... E i miei coperti da un cristallo fosco…
Angelo-demone tutto vigore, conosci tu le rughe della paura… conosci la fama di
Un cielo puro in cui si getta l’Eterno Bollore. M’incanta, vaga e discosta, la tua lucerna che oscilla
Mentre torni alla tua terra di fuochi di fiori che indorano la notte sul limite -
Passi al valico nella macchia - fui in ogni filamento lo spasmo del tuo bene e del tuo male   
In me…
Questo almeno ti resti, in brevi tagli, del 
Solito stare…

*


O ampio custodirmi nell’ozio odoroso, una maga mesce
Un elisir più ricco dell’ambrosia!
Inabisserò la testa stregata dall’ebbrezza
In questo nero oceano in cui il mio cuore è rinchiuso, in questa maggese sepolta…
Rubato ho per te versi d’oro in ogni angolo del labirinto…














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