La Penna di Charles - da “Nuovi
Arrangia-menti”
(Anne Kussell – 1992)
*
Giovane lucifero
di piacere, di gaiezza e di chiarore,
Assolto
nell’arco-iris, il tuo passo si direbbe coperto di sabbie…
O
forse un cristallo di foschia innanzi ai miei occhi - sileni…
il
pianoro ha sbrogliato il suo bozzolo di vapori e di canzoni, che pure ho preso
a danzare
Con
gli spettri della pampa, fra le ginestre a gonnelli estivi. E il rivo segue e
sanguina
E
s’acceca il battito, si cintura la serpentina del silenzio…
*
A
noi, all’immortalità! Con le tue molli pose,
col tuo riso beffeggiatore
col tuo riso beffeggiatore
L’occhio
– uno – mielato come la luna, l’altro vibra nella spira - un sole rosso d’agosto -
I
tuoi occhi... E i miei coperti da un cristallo fosco…
Angelo-demone tutto vigore, conosci tu le rughe della paura… conosci la fama di
Un
cielo puro in cui si getta l’Eterno Bollore. M’incanta, vaga e discosta, la tua
lucerna che oscilla
Mentre
torni alla tua terra di fuochi di fiori che indorano la notte sul limite -
Passi
al valico nella macchia - fui in ogni filamento lo spasmo del tuo bene e del tuo
male
In me…
In me…
Questo
almeno ti resti, in brevi tagli, del
Solito stare…
Solito stare…
*
O
ampio custodirmi nell’ozio odoroso, una maga mesce
Un
elisir più ricco dell’ambrosia!
Inabisserò
la testa stregata dall’ebbrezza
In
questo nero oceano in cui il mio cuore è rinchiuso, in questa maggese sepolta…
Rubato
ho per te versi d’oro in ogni angolo del labirinto…
Nessun commento:
Posta un commento