sabato 31 dicembre 2016

31 Dicembre di Un Tempo Qualsiasi

Il Figliol Prodigo - De Chirico
























31 Dicembre di Un Tempo Qualsiasi -
da “La Stufa A Gas” - Anne Kussell





(Festa di notte, di pane e di magro -

Notte, notte vecchia...
Questo grano di spasmi che resiste all'incantesimo degli orologi,
forca in un discernersi a stento; questo è il giorno di una serena esecuzione...)

Amore, più 

povera ricchezza 
che con
le dita sfioravi il mio cuore di tamburi,
sai che l' amore è una festa di fango,
che le iridi del mio silenzio ben più distanti
tramano una cuspide di dolore, tra i faló mortali della notte...
Non ho schermo che un guanciale 

di smanie
e

questa pietra scalfita da chi vide nei miei occhi
un idolo di rumore: non posso usarla - sarei bandita da questa terra,
dalla valle fra i due fiumi, dove il mio pudore sorse
con le magnolie e il lampo dei fanali lungo i moli...
Non posso usarla - sarei bandita...

Sai...
O forse lo ignori e questo per il mio futuro

un frammento di sassaia che porto in spalla per il mondo,
mentre fra le tue spire ridiscendo all'avello del sempre -
dal tuo Olimpo... Amore - come un treno impazzito,

come un treno impazzito... -
il dorso roseo d'anguilla sotto le mie
sillabe, ornate - appena cent'anni prima che il mondo ci conoscesse.
Sei un ruscello - dicesti, un rivo... Io? No, io sono quel suono di sillaba troncata...
Un rosa argenteo che guizza, c'è solo un colore nella mia poesia...
Guizza... sono un suono di sillaba spezzata. 

______________
 Anne Kussell - 1987




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