lunedì 2 gennaio 2017

ll tram si lagna. Nel cortile




ll tram si lagna. Nel cortile 
 - da " La Stufa a Gas" - Anne Kussel




ll tram si lagna. Nel cortile                                -              si snodano le foglie –
Riarde il tempo sulle giogaie, nei 
versi - il maggese, il passo, la cortina di
lumi alle soglie…
così distanti dalla morte... Seduto alla balaustra - si schiude il bilico del seme – le
api restano a maledire , con l’agata ferrosa che non chiede soluzioni. Il nome da ragazzo di
Buddha, lancinante nella pietra - trafilo di legge – o forse Giove
risalì a sedurre il tuo silenzio in un’aria
d’erba di mattino - spina  che dà un solo, unico moto del pensiero.
E non avevo più parole. E non avevamo più 
vesti…

*
Fuori dalla                            mia voce
Gennaio s’allaccia a un povera loggia, povera,
 poverissima…
Trai frutti che ho sortito in favore da dio, le
candele in fila lungo la sera, quelle a stento accese, quella buia da un momento,
luci che fuggono in un clima dell’intuito – dividi: o sconforto o allegria
non ha che una chiosa la salita dell’animo…  le candele 
sono numerate dal principio.

Crisma per questo Nulla che 
mi 
hai premesso...
Ah, io vorrei…  è la gara al valore. E tenderti con 
i fili di seta di un dialogo, In un foglio bianco, 
refrattario, che nulla ha a che fare Con il bacio “eterno” - “interno” e la sua luna – 
il mio olfatto ha tendini fibrosi…
Lenti branchi di nubi si ramano con il latte della notte…
Distante è così il vespro dall' Angelus! Medita l’ora sulla sintassi 
degli orologi,
ristagna un granello dell’inezia 
che m’hanno tolto… 
ah,
se vorrei…

*
Vagando contro giorni senza 
mente
La pelle dell’afide muta in piumaggio, il 
pensiero si piomba nella polvere –
luoghi estremi di elegia, punti fra i margini dell’udito, a posare la prima pietra 
della Possibilità! Ci amavamo come gli angeli… rodeva nella selce del mio ventre il tuo
rostro Era il grido dei falchi sulle cave.



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Anne Kussell




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